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Co-Housing inaugurazione
4 Febbraio 2023

Co-Housing: inaugurati i nuovi alloggi!

Bergamo, 4 febbraio 2023 – Nuova vita per l’ex padiglione 8 presso il centro di ASST in via Borgo Palazzo 130. Oggi, dopo oltre due anni di lavori, l’Amministrazione comunale di Bergamo ha inaugurato i nuovi alloggi del CO-Housing del progetto CAPACITyES – Children Against Poverty Awake the CITy Education System del programma Urban Innovative Actions.

Beneficiarie sono le 10 famiglie selezionate a febbraio del 2020, in un percorso che non va inteso solo come una soluzione abitativa.

L’inaugurazione del Co-Housing rappresenta, infatti, una delle tappe del progetto iniziato oltre due anni fa e sviluppatosi, grazie ad una rete dedicata di partner, attraverso una serie di azioni finalizzate al contrasto della povertà urbana con particolare attenzione al contrasto della povertà educativa infantile.

Nel giro di pochi giorni le 10 famiglie si trasferiranno definitivamente nei nuovi appartamenti.

La vera sfida del progetto: coinvolgere la comunità

Terminato il cantiere “fisico” con la riqualificazione dell’ex padiglione 8, ora inizia quello forse più importante e significativo: il cantiere “umano”.

La vera sfida del progetto CAPACITyES, infatti, è quella, di lavorare insieme, grazie a forme di partecipazione attiva e con l’aiuto delle reti sociali di quartiere, al fine di favorire il coinvolgimento dei cittadini e migliorare la coesione sociale. Basti pensare che il nuovo Co-Housing è il risultato finale di un lungo lavoro di co-progettazione nel corso del quale è stato fondamentale anche il punto di vista dei bambini e delle loro famiglie. Lo spazio abitato dalle 10 famiglie ha preso forma e vita partendo dalle loro esigenze.

I residenti del Co-Housing

Le famiglie che hanno trovato casa sono state scelte tra le 800 iscritte nelle liste di attesa per l’edilizia popolare. Determinante nella scelta è stata la loro ferma volontà di aderire attivamente e con convinzione al progetto. Gli aspetti legati all’opportunità, attraverso l’abitare collaborativo, del reciproco aiuto e dell’accrescimento del proprio bagaglio conoscitivo (culturale e sociale) e di esperienze sono stati un ulteriore incentivo per i nuovi co-housers.

Rispetto alla composizione dei 10 nuclei, tutte le famiglie hanno almeno un figlio, massimo 3. In totale vi sono 22 minori. Le famiglie selezionate sono principalmente originarie dell’Africa. Sei nuclei provengono dall’Africa Occidentale (Senegal, Burkina Faso, Nigeria, Costa d’Avorio e Mali) e tre nuclei dal Nord Africa (Marocco e Tunisia). Una famiglia proviene dall’America Latina.

I co-houser del progetto CAPACITyES sono tutti residenti nella città di Bergamo da oltre 10 anni. Una famiglia ha ottenuto la cittadinanza italiana nel corso del progetto, mentre altre sono in attesa che la loro richiesta venga accolta.

Durante la loro permanenza le famiglie seguiranno corsi di formazione per l’apprendimento di competenze spendibili sul mercato del lavoro che consentiranno di agevolare la loro integrazione e la possibilità di accedere al mercato libero degli alloggi.

“Oggi si porta a compimento uno degli obiettivi prioritari del progetto Capacityes, quello della consegna di dieci alloggi completamente nuovi ad altrettante famiglie che si apprestano a vivere un’esperienza di co-housing. Questo è un progetto a cui l’Amministrazione crede molto perché risponde, in modo innovativo e non assistenziale, al tema importante dell’emergenza abitativa proponendo, contemporaneamente, la co-abitazione come formula capace di generare aggregazione e integrazione culturale, sociale, educativa.
Ringrazio tutti i partner per il lavoro presente e futuro rivolto di affiancamento a queste famiglie protagoniste di un progetto di abitare collaborativo davvero nuovo per la nostra città, oltre che di un percorso di formazione che consentirà di ottenere competenze spendibili nelle occasioni di socializzazione, sul mercato del lavoro, all’interno della nostra comunità cittadina.”
Marcella Messina, Assessora alle politiche sociali

“Il progetto Capacityes, per il quale il Comune di Bergamo si è aggiudicato il bando europeo UIA con un finanziamento di 4,8 milioni di euro, nasce con l’obiettivo di contrastare la povertà urbana e ampliare le opportunità educative e di crescita per i bambini attraverso un approccio innovativo e integrato, a partire proprio dalle esigenze e dai desideri dei più piccoli.
Rispetto alle finalità che Capacityes si propone, gli interventi strutturali hanno la stessa rilevanza delle attività culturali, sociali, educative e di aggregazione che si propone di realizzare. Per questa ragione l’iniziativa di oggi, che dà il via al percorso di co-housing, rappresenta anche un passo verso la condivisione, la cogestione, la partecipazione sociale e culturale propedeutico a quello dell’Hub for Kids, il luogo in via Serassi dedicato alla fascia d’età 0-18 anni che offrirà diverse proposte culturali, sportive e artistiche.
A questo proposito, è importante ricordare che Capacityes è anche un progetto di installazioni artistiche, vere e proprie opere d’arte pubblica create dalla collaborazione di artisti professionisti e bambini e ragazzi della nostra città nell’area compresa tra via Borgo Palazzo e via Serassi.”
Loredana Poli, Assessora all’Istruzione e alle Politiche per i giovani

“La finalità principale del nostro lavoro è stata quella di individuare gli interventi necessari per il risanamento conservativo ed il recupero funzionale dell’edificio esistente di proprietà comunale, il Padiglione n.8 denominato “Osservatorio femminile” del complesso ex Ospedale Neuro Psichiatrico che era in avanzato stato di degrado, creando soluzioni in grado di rispondere alle esigenze progettuali generali d’uso di struttura destinata al co-housing.
In particolare abbiamo realizzato: 12 alloggi, di cui 10 in assegnazione oggi, destinati alle famiglie concepiti in maniera autonoma ed indipendente, con spazi giorni adeguati alla previsione d’uso degli ambienti in comune; 2 appartamenti per i vicini solidali che saranno oggetto di un’assegnazione successiva; 2 grandi locali ad uso comune destinati a cucina-sala da pranzo (mq 57) e soggiorno-sala polifunzionale (mq 57); 1 lavanderia ad uso comune; servizi igienici per uso comune; l’ufficio per il gestore e, infine, 2 locali al piano interrato destinati a depositi (mq 34) e piccolo laboratorio (mq 30).
A servizio dell’edificio realizzato fa da cornice il restauro completo del porticato e dell’ampio terrazzo ad uso esclusivo, e una zona a verde esterna, destinata parzialmente ad orti, nella quale è stato creato anche uno spazio pavimentato, utile per attività ludiche esterne.”
Marco Brembilla, Assessore ai Lavori pubblici

I partner del progetto CAPACITyES

Significativo in questa partita il ruolo dei partner di progetto guidati dall’Ufficio di Progettazione Europea del Comune di Bergamo: la Cooperativa Sociale Ruah, la Cooperativa Sociale Patronato San Vincenzo, l’Associazione di formazione Professionale Patronato San Vincenzo, Purelab, Generazioni FA, CSI Bergamo, ISMU – Fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità.

Dopo essersi aggiudicati uno dei bandi europei più importanti: l’UIA, Urban Innovative Actions, iniziativa della Comunità Europea per sperimentare nelle aree urbane soluzioni innovative che puntano alla rigenerazione territoriale e sociale, Comune e partner hanno sviluppato una serie di attività e iniziative finalizzate ad affrontare i temi della povertà urbana, del diritto alla casa e dell’educazione dei bambini.

“Cooperativa Ruah, Ente referente dell’azione relativa al Co-Housing, coordina il lavoro di sostegno del percorso delle famiglie all’interno del progetto, in costante sinergia con il Comune e i partner. Le 10 famiglie, selezionate tra febbraio e maggio 2020, beneficiano di un supporto socio-educativo finalizzato al raggiungimento dell’autonomia lavorativa ed abitativa, obiettivo del progetto Capacityes.
I nuclei, composti da 20 donne, 18 uomini e 22 minori, hanno contributo alla progettazione degli spazi, attraverso 2 incontri di co-design condotti da Fondazione Ismu. Per alcuni dei beneficiari sono già stati avviati dei percorsi di formazione professionale, in particolare per alcune delle donne, impegnate in un corso di sartoria finalizzato all’ingresso nel mondo del lavoro, promosso da AFP Patronato San Vincenzo.
L’ingresso nel Co-Housing rappresenta uno step del percorso progettuale: la struttura sarà, infatti, presidiata da un team educativo di Ruah e Generazioni Fa che proseguirà il proprio impegno in funzione dell’empowermet dei beneficiari. Da ricordare che 2 dei 14 appartamenti saranno abitati dai vicini solidali, la cui manifestazione di interesse è stata recentemente aperta, e che i co-housers saranno invitati a co-costruire l’identità della struttura stessa, attraverso la fondamentale collaborazione con il territorio in cui essa è ubicata”.
Daniela Meridda, Presidente Cooperativa Ruah

I prossimi passi…

Al Co-housing temporaneo per famiglie si aggiungerà presto anche un nuovo hub dedicato ai bambini, non solo a quelli dei quartieri interessati ma a quelli di tutta la città. L’Hub4Kids, nell’ex Cascina Serassi, offrirà, infatti, diverse proposte culturali, sportive ed artistiche, per dare modo ai bambini di esercitare pienamente il diritto alla partecipazione sociale e culturale della comunità, riducendo così la povertà educativa infantile.

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